Dopo anni di onorata carriera all’ombra, se così si può dire, delle band di cui fa parte (Fire Trails per dirne una), Steve Angarthal ha finalmente trovato il tempo e l’energia per comporre il suo primo album da solista. Il polistrumentista si è occupato praticamente di ogni cosa (escludendo batteria, mastering e qualche ospitata è tutta farina del suo sacco) per produrre questo “Uranus and Gaia“, un album di hard rock melodico dalle tinte moderatamente sinfoniche (penso, a grandi linee, ai Brazen Abbot di Nikolo Kotzev) che non ha paura di volgere lo sguardo anche verso altri orizzonti musicali.